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Evtušenko, Evgenij Alehsandrovič.

Poeta russo. Ha conquistato grande popolarità, specialmente fra i giovani, richiamandosi a Majakovskij e ostentando atteggiamenti di esuberante spregiudicatezza nei confronti del costume sovietico. Tra le sue opere: La stazione di Zimà (1962), Non sono nato tardi (1962), Autobiografia precoce (1963), La centrale idroelettrica di Bratsk (1965), Le betulle rosse (1974), Le baie selvagge di Siberia (1980), Il posto delle bacche (1982), Due paia di sci (1982) e i romanzi Ardabiola (1991) e Non morire prima di morire. Fiaba russa (1995). Da ricordare è la poesia L'università di Kazan (1970), scritta per il centenario della nascita di Lenin. E. ha inoltre girato un lungometraggio, Giardino d'infanzia (1982), in cui egli stesso è uno degli attori. Nel 1989 si è candidato alle elezioni sovietiche nella circoscrizione di Mosca. Nel 1998 ha ricevuto il Premio letterario Camaiore (n. Zimà 1933).